Ciao Roberto

Data pubblicazione: 8-mag-2015 13.58.09

Ciao Roberto

Tratto dal "Canturino news"....

La chiesa di San Teodoro presto si è colorata di rosso e bianco, gremita dai tanti volontari della Croce Rossa. Non solo la

sezione di Cantù, ma amici di altre sezioni hanno voluto esserci questo pomeriggio per dare l’ultimo saluto al collega e amico Roberto Borghi. Ha voluto esserci il sindaco di Cantù,Claudio Bizzozero, hanno voluto esserci i rappresentanti delle tante associazioni con cui Borghi ha collaborato e hanno voluto esserci loro i colleghi di vent'anni di lavoro e il presidente dell’associazione con sede in via Ariberto, Beppe Griffini, per ricordare lo storico volontario della Croce Rossa di Cantù scomparso martedì sera. Fondatore del Telesoccorso di Cantù, figura chiave negli anni Ottanta e Novanta all'interno del Comitato di Cantù, Roberto aveva scelto di dedicare la propria vita al mondo del volontariato, trovando nella sede di via Ariberto non solo una squadra ma una famiglia.

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Questo il ritratto che emerge dall'omelia di don Paolo che ha celebrato alle 15 la funzione ricordando Roberto con le parole degli amici, “Le persone speciali profumano di sensibilità e conoscenza, luccicano nel cuore e brillano nell'anima”.

“In questi giorni di interrogativi io vi dico che dobbiamo ringraziare Dio per averci permesso di conoscere Roberto che ha dimostrato con la sua vita quanto un uomo sappia fare del bene – prosegue don Paolo – quando pensiamo agli uomini della Croce Rossa pensiamo a degli angeli pronti a salvarci. Oggi avete un angelo in più in cielo che corre veloce come una scintilla a incendiare il mondo, a incendiare i nostri cuori. Liberato dalle contraddizioni del mondo, come la malattia, Roberto oggi può volare e non più camminare su questa terra, ma questo gli permette di raggiungere prima i vari punti. Certo era bello abbracciare il proprio padre, amico o collega ma io vi dico che oggi non avete perso un padre, un amico o un collega avete guadagnato un angelo”.

Il parroco invita al ricordo, perché Roberto vivrà nella memoria dei suoi gesti che in 53 anni di vita hanno insegnato a chi gli è stato vicino quanto bene si possa

fare per l’altro, scoprendo il vero significato della vita. “La sua morte non ci ha lasciato avvolti dal buio ma illuminati dalla lanterna che data in dono da Dio lui ogni giorno ha alimentato con il miglior olio”. La cerimonia si chiude con la lettura della preghiera del volontario da parte dell’amico commosso Luigi Molteni, volontario nella sezione Cantù.

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In fila gli uomini della Croce Rossa accolgono il passaggio del feretro di Roberto Borghi accompagnandolo fino all'auto. Di nuovo i colori bianco rosso prendono il sopravvento sul sagrato della chiesa mentre il grande popolo dei volontari e dipendenti della Croce Rossa rivolge l’ultimo saluto alla storica figura, volontario e amico Roberto facendo suonare la sirena dell’ambulanza come a dire “Ciao Roberto, ti ricorderemo così sempre pronto per noi”.