LA GRANDE GUERRA

LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-18

Allo scoppio della guerra il Corpo disponeva di circa 4000 infermiere che raddoppiarono nel corso del conflitto raggiungendo le 8.500 unità sotto la guida della Duchessa d'Aosta.

Le infermiere furono impiegate, oltre che nelle Unità Sanitarie sulla linea del fronte, anche in tutte quelle strutture ospedaliere che erano sorte ovunque sul territorio italiano, per sopperire alle necessità dei militari feriti.

Strutture spesso improvvisate in ville private, conventi, edifici pubblici, persino il Quirinale, trasformati in ospedali di fortuna, che si trovavano nelle immediate retrovie dove le Sorelle lavorarono ininterrottamente per tutto il periodo bellico.

A loro era demandata la funzionalità di queste strutture nelle quali, oltre alla cura dei feriti, dovevano occuparsi del guardaroba, della farmacia, delle cucine e di quant'altro necessitava.

Operavano sui treni ospedale che facevano la spola tra il fronte e le retrovie con il loro carico di feriti, e se la guerra mieteva vittime sul fronte, una terribile epidemia doveva mettere a dura prova le nostre infermiere: "la spagnola". Una forma influenzale per quei tempi mortale che si portò via milioni di vite nel mondo e per la quale morirono anche molte Sorelle contagiate dal morbo.

Molte, alla fine del conflitto, furono le infermiere decorate al valor militare e tra di esse va segnalata la Medaglia d'Argento conferita alla Duchessa d'Aosta, instancabile organizzatrice, che non mancò mai di portare il suo incoraggiamento alle Sorelle anche sotto i bombardamenti sulla linea del fronte.

In totale gli ospedali territoriali della Croce Rossa Italiana furono 204 con circa 30.000 posti letto. Furono mobilitate in totale 7.320 Infermiere Volontarie.