Il corpo militare

LA STORIA DEL CORPO MILITARE

Fin dal settembre 1943, Unità Militari della Croce Rossa si prodigarono per il soccorso ai feriti durante i combattimenti per la difesa di Roma (Porta S.Paolo) ed in tutti i Presidi che tentarono di opporre resistenza all'invasore.

In particolare esse presero parte alle operazioni per la liberazione della Sardegna.

Nei Balcani l'armistizio sorprese un Gruppo Ospedali da Campo C.R.I. mobilitato, dislocato in Montenegro e articolato su tre Ospedali attendati, il 73°, il 74° e il 79°.

I resti di tali formazioni dopo giorni di marcia a piedi si ricongiunsero con la divisione "Venezia" e "Taurinense", confluendo quindi nella Divisione italiana "Garibaldi" ove operarono durante la intera campagna nei Balcani fino al termine del conflitto.

In Italia formazioni organiche del Corpo Militare della Croce rossa Italiana nelle quali erano in forza, come sempre, anche le Infermiere Volontarie, venivano impiegate nell'ambito di unità del rinato esercito alle dipendenze del Corpo italiano di Liberazione (C.I.L.) nella 209 Divisione italiana ausiliaria e con il Comando Italiano 212°. Successivamente furono impiegate nei Gruppi di Combattimento.

Con la partecipazione attiva alla Resistenza, suggellata con l'olocausto alle Fosse Ardeatine di due Ufficiali, il Tenente medico CRI Luigi Pierantoni ed il Sottotenente Commissario CRI Guido Costanzi, il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana costantemente vicino alle Forze Armate ed al popolo, dava alla Resistenza ed alla guerra di liberazione, un ulteriore silenziosa prova di valore, di patriottismo, di dedizione ai più alti ideali di libertà.

(testo tratto da: Le Forze Armate dalla Guerra di Liberazione alla nascita della Repubblica 1943-1947 del Gen. C.A. Sen. Luigi Poli. Roma 1997)